OFA: cosa sono e come funzionano gli obblighi formativi aggiuntivi

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7 minuti

Ehilà Big Genius,

Sei riuscito a superare il test d’ingresso all’università ma ti sei beccato un OFA? 

Niente paura, non si tratta della versione 3.0 degli UFO! Si tratta semplicemente di Obblighi Formativi Aggiuntivi (il cui acronimo è appunto OFA), cioè una sorta di “debito formativo” in una o più materie. 

Dopo aver sostenuto il test di ingresso in una facoltà scientifica, come il TOLC, il TOL o il TIL, infatti, tutti potrebbero incappare in un “simpatico” OFA, per il quale è richiesto il superamento di una prova aggiuntiva attinente a delle lacune che i candidati hanno dimostrato durante il test. 

Oh no! Un’altra prova da superare?!
Eh sì, però non ti scoraggiare e piuttosto guarda il lato positivo della situazione: se ti sei beccato un OFA significa che hai vinto la graduatoria e ti sei potuto immatricolare all’università!
A me sembra proprio un buon punto di partenza, non credi? 

Vediamo allora di capire bene cosa sono, come funzionano e come affrontare al meglio gli Obblighi Formativi Aggiuntivi per goderti al massimo questa esperienza universitaria appena iniziata.

Cosa sono gli OFA: tutto quello che devi sapere

Come ti accennavo, gli OFA sono una sorta di debito formativo. Hai presente il meccanismo dei debiti utilizzato al liceo?
Anche se la pagella nel complesso risultava sufficiente, rischiavi di concludere l’anno con il debito in tutte quelle materie che riportavano una votazione insufficiente. 

Ecco, diciamo che lo stesso, più o meno, avviene per gli OFA. 


Anche se hai superato il test d’ingresso all’università e ti sei accaparrato un posto in graduatoria, potresti aver riportato delle lacune importanti in alcune materie ritenute fondamentali (solitamente matematica e/o inglese) per il percorso di studi che vuoi svolgere. Per questo motivo ti verranno assegnati degli Obblighi Formativi Aggiuntivi, che dovrai recuperare nel corso dell’anno.

So cosa stai pensando… è proprio una bella rottura di scatole!
Eppure non dovresti vederlo solo come un vincolo burocratico ma, piuttosto, come una forma di supporto per la tua carriera universitaria.
L’obiettivo degli OFA, infatti, è quello di far in modo che tu non abbia delle lacune significative in discipline particolarmente importanti, che potresti poi trascinarti per tutto il tuo percorso universitario. 

Ricordiamoci infatti che partiamo sempre dal presupposto che le prove di ammissione hanno lo scopo di verificare le tue competenze e conoscenze di base che hai acquisito nel corso delle scuole superiori.

Se ti iscrivi al TOLC-I e lo superi, ma ottieni un punteggio bassissimo in matematica, potresti davvero avere molte difficoltà a portare a termine gli esami di ingegneria!
Del resto, come pensi di poter costruire una bella casa, se non partendo da solide fondamenta?

Per capire su quali materie ritenute fondamentali sono previsti gli OFA, con quale punteggio vengono assegnati e come recuperarli puoi visitare il sito della tua università e leggere il bando di ammissione del tuo corso di laurea.

Infatti, una cosa importantissima che devi sapere è che ogni università adotta una procedura differente per l’assegnazione e il recupero degli OFA. Per questo motivo, informarti bene con la tua università (te lo ricordo, il bando è sempre la tua bibbia!) è la strategia migliore per sapere quale nemico devi combattere.

Come recuperare gli Obblighi Formativi Aggiuntivi

Prima di tutto, devi capire se ti è stato assegnato un OFA.
Magari non è così e puoi andare avanti per la tua strada.

Come ti accennavo, per scoprirlo dovrai attenerti all’iter previsto dalla tua università. In alcuni casi potresti renderti conto di dover recuperare un OFA semplicemente accedendo all’area riservata sul portale dell’Ateneo e verificando se tra gli esami da sostenere del primo anno appaiono anche gli OFA. 

Una volta avuta la certezza che ci sono degli Obblighi Formativi Aggiuntivi da recuperare, dovrai capire come procedere. Anche in questo caso, ogni università può adottare una procedura diversa. 

Ad esempio, alcune offrono degli appositi corsi aggiuntivi a frequenza obbligatoria, che prevedono il superamento di una prova finale specifica sulla materia da recuperare. In altre università, invece, questa prova coincide con il test d’ingresso che dovrai rifare. È il caso del TOL al PoliMi, tanto per citarne una.

A prescindere da come ti troverai ad assolvere l’OFA, il mio consiglio è quello di cercare di recuperarlo il prima possibile, altrimenti rischi di trovarti bloccato mentalmente e materialmente.

Infatti, di solito gli OFA devono essere assolti entro il primo anno accademico. Purtroppo non posso dirti esattamente quanto tempo hai a disposizione per recuperare il tuo debito perché, come avrai capito, la cosa può cambiare da un Ateneo all’altro. 

Cosa succede se non supero l’esame previsto per gli OFA?

Come avrai potuto intuire, beccarsi un OFA non è una tragedia.
Ti toccherà studiare un po’ di più per colmare delle lacune, è vero, ma tieni presente che questo sistema è studiato per il tuo bene. Serve infatti per aiutarti ad affrontare tutto il percorso universitario con meno difficoltà.

Ma che succede se non superi un esame OFA?
Non assolvere un Obbligo Formativo Aggiuntivo comporta dei problemini, devo avvisarti.

Partendo dal presupposto che ogni università ha le proprie regole di fronte a un OFA non assolto, in linea generale devi sapere che se non riesci a superare questa tipologia di esame potresti rimanere bloccato al primo anno e senza la possibilità di dare gli esami previsti.

Ti toccherà quindi iscriverti di nuovo al primo anno come ripetente e rifare tutto daccapo. Un po’ come l’obbligo formativo della scuola superiore, ovvero il debito, che se non lo recuperi devi ripetere l’anno in corso.

In conclusione… qualche consiglio per recuperare gli OFA

Forse ti sorprenderà quello che sto per dirti, ma per cercare di superare gli OFA la prima cosa che devi fare è ripartire da te e da come stai vivendo questa situazione.

La testa, e lo dico per esperienza, fa tutta la differenza del mondo!

So che non è semplice, ma la cosa davvero importante è non sentirsi sconfitti e inadeguati. Ridimensioniamo le aspettative e le paure, un OFA può capitare davvero a tutti.
Quindi calma e sangue freddo.

Fidati del tuo Supereroe scientifico preferito e ripeti con me:
Gli OFA non sono la fine del mondo”.

E ora passiamo al pratico.
Oltre a studiare sui libri di testo, per prepararti agli esami OFA puoi sfruttare il materiale didattico presente nell’area riservata del CISIA – trovi il link alla fine dell’articolo “quando e dove sostenere il TOLC CISIA”– e accedere ai MOOC (Massive Open Online Courses) e alle simulazioni.

Ma non solo, seguendomi sul canale YouTube di Supermat potremo ripassare insieme alcune delle materie che dovrai recuperare. A tal proposito, ti lascio qui sotto un video che ti tornerà utilissimo se ti sei beccato un OFA in matematica.

Inoltre Big Genius, se avessi delle domande specifiche puoi scrivermi direttamente su Instagram e Facebook.

Per oggi abbiamo terminato, ma tu rimani sintonizzato con il pianeta Supermat per scoprire tutte le novità del mondo universitario.

A presto e non mollare!

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