Ingegneria biomedica e sbocchi professionali: tutte le opportunità

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10 minuti

Ehilà Big Genius,

Ti piacerebbe studiare ingegneria biomedica ma hai le idee un po’ confuse su cosa fare dopo? Ragionare sulle prospettive lavorative offerte da questa disciplina può essere un buon punto di partenza per capire se questo percorso è quello più adatto a te.

Infatti, tra i vari corsi di laurea in ingegneria, quelli con un focus sulla biomedicina stanno attirando sempre di più l’attenzione, e non senza motivo: la laurea in ingegneria biomedica unisce le metodologie ingegneristiche alle intriganti sfide della biologia, anatomia e medicina. 

Devi sapere, infatti, che l’ingegnere biomedico possiede in primis competenze informatiche ed elettroniche di alto livello, a cui si sommano le competenze mediche necessarie a progettare e/o commercializzare apparecchiature innovative che supportano le cure e migliorano la qualità della vita delle persone.

Del resto, si è sempre e comunque ingegneri! Quindi, ritornando alle prospettive future, sappi che raramente avrai a che fare direttamente con i pazienti e loro cure. Piuttosto ti focalizzerai sulla realizzazione di strumentazioni mediche all’avanguardia e supporti vitali.

Sarai quindi catapultato in un mondo di sfide avvincenti, dove la tua missione di vita è trovare delle soluzioni concrete per debellare malattie e aiutare molti pazienti. Immagina di progettare dispositivi come pacemaker e protesi, sviluppare tecnologie futuristiche come robot per interventi chirurgici poco invasivi, concepire apparecchiature diagnostiche e di monitoraggio, o addirittura realizzare macchinari per la stampa 3D di organi biologici! 

Non è fantastico?! Ecco, tutto questo e molto altro appartiene al campo dell’ingegneria biomedica.

Cosa significa questo?

Che dopo gli studi potrai immergerti in un ambiente di lavoro interdisciplinare, affrontando sfide stimolanti che spaziano dall’ingegneria alla scienza.

Dunque, senza ulteriori indugi, andiamo a scoprire le prospettive lavorative dell’ingegneria biomedica e tutti gli sbocchi professionali che questa disciplina può offrirti

Iniziamo!

Sbocchi professionali con ingegneria biomedica: settori e ruoli

Prima di tuffarci nell’universo professionale dell’ingegneria biomedica, facciamo un piccolo passo indietro e chiediamoci: cosa significa intraprendere un percorso di studi in questo ambito?

Come ti ho già detto, l’ingegneria biomedica rappresenta un campo specifico dell’ingegneria che fonde i principi di fisica, chimica, biologia e scienza dei materiali con i principi di elettronica e informatica. L’obiettivo? 

Sviluppare soluzioni e sistemi applicabili nelle cosiddette “scienze della vita”.

Perciò, intraprendendo un percorso in ingegneria biomedica potrai sviluppare davvero molte conoscenze, dalle metodologie ingegneristiche alla scienza vera e propria.

Per farti capire meglio, terminato il suo percorso formativo un ingegnere biomedico sarà in grado di sfruttare le competenze acquisite per la progettazione, il testing e la valutazione di: 

  • strumenti chirurgici, dai più antichi bisturi ai moderni e fantascientifici robot!
  • macchinari diagnostici e dispositivi medici più in generale;
  • biomateriali compatibili con i tessuti umani;
  • protesi e organi artificiali;
  • software per il supporto dei sistemi informatici sanitari.

A proposito di percorso formativo, c’è una cosa importante che devi sapere prima di continuare: ingegneria biomedica è disciplina relativamente giovane, introdotta nel mondo accademico solo da pochi anni… di conseguenza, al momento, non tutte le università offrono direttamente una laurea triennale in questa disciplina.

Ebbene sì, a essere onesto sono pochissime le facoltà con laurea triennale in ingegneria biomedica, mentre è più facile trovare lauree magistrali con questo indirizzo.

Ma niente panico! Se l’università che vorresti frequentare non prevede una triennale specifica nel settore, esistono strade alternative che puoi percorrere per diventare ingegnere biomedico, proprio come ti spiego nel mio articolo sul TOLC Ingegneria Biomedica. Dagli un’occhiata!

E adesso diamo un’occhiata agli sbocchi professionali di ingegneria biomedica, cioè dove puoi trovare lavoro una volta terminata l’università!

Sbocchi professionali con ingegneria biomedica: settori e ruoli

Una laurea in ingegneria biomedica è un passaporto verso un universo di possibilità legate strettamente al mondo della salute e della scoperta scientifica. Non è poi così strano, infatti, vedere un ingegnere biomedico lavorare a stretto contatto con medici, fisici, biologi e ricercatori. 

I principali settori in cui si possono mettere a frutto le competenze acquisite con gli studi in ingegneria biomedica sono:

  • Sanità pubblica o privata (ospedali, cliniche, centri di ricerca);
  • Laboratori clinici;
  • Società di servizi di telemedicina;
  • Industria biomedica e farmaceutica;
  • Settore delle neuroscienze (aziende focalizzate sulla produzione di tecnologie simbiotiche uomo/macchina);
  • Biotecnologie e intelligenza artificiale;

Parlando invece dei ruoli che un ingegnere biomedico può assumere in questi settori, le prospettive professionali sono davvero sfaccettate.

Stiamo parlando di esperti in progettazione di apparecchiature, ricerca di materiali compatibili con i tessuti umani, vera e propria gestione ospedaliera del parco tecnologico, all’informatizzazione e la manutenzione dei sistemi sanitari.

Ma probabilmente, faccio prima a farti un elenco di quelli che sono i principali sbocchi professionali:

  • Ricercatore: svolge la propria attività in università, ospedali, centri di ricerca o industrie, concentrandosi sulla scoperta di nuove tecnologie e processi per lo sviluppo di macchinari, attrezzature biomedicali e studiando nuove tecniche d’intervento.
  • Progettista di dispositivi e sistemi medicali: lavora presso aziende specializzate nello sviluppo e nella produzione di dispositivi medici, occupandosi della progettazione e, a volte, anche della produzione di strumenti e attrezzature biomedicali. Gli ingegneri biomedici conducono attività di ricerca, creazione di prototipi, sperimentazioni, test di efficacia e sicurezza, nonché controlli di qualità e collaborano in squadra con scienziati, tecnici e medici.
  • Addetto alla gestione e manutenzione di dispositivi biomedicali: è un responsabile della gestione, installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi e strumenti biomedicali negli ospedali e aziende sanitarie. Svolge anche il ruolo di formatore del personale medico sull’uso corretto delle apparecchiature.
  • Consulente in campo biomedico: collabora attivamente con industrie biomedicali, ospedali e aziende farmaceutiche, offrendo supporto a ingegneri e specialisti. Ad esempio, può lavorare nel settore della risonanza magnetica o dell’elaborazione di immagini diagnostiche come collaboratore tecnico in ambito biomedico.
  • IT Consultant specializzato in informatica biomedica: offre supporto a ospedali, aziende e professionisti nella selezione dei migliori software di informatica biomedica, dei database sanitari e della strumentazione informatica necessaria per gli esami diagnostici. Una professione dove ingegneria informatica e biomedica vanno di pari passo.
  • Tecnico- commerciale: si occupa della vendita di dispositivi medici, fornendo assistenza e formazione agli acquirenti sull’uso e la corretta manutenzione delle apparecchiature. Questa figura fonde le conoscenze scientifiche di un ingegnere biomedico con le strategie di vendita tipiche di un commerciale.

Insomma, che ti affascini l’innovazione e la scoperta, ti appassioni il mondo digitale, oppure che tu possieda un forte senso gestionale o commerciale, la laurea in ingegneria biomedica ti permette di accedere a un bel panorama di opportunità lavorative (certo, sempre in ambito scientifico). 

L’avresti mai detto?

Per concludere…

Spero davvero che questo viaggio attraverso le prospettive lavorative che l’ingegneria biomedica può darti, ti abbia fornito una visione più chiara del tuo possibile futuro professionale.

Tuttavia, se stai seriamente considerando di intraprendere gli studi in questa disciplina, ci sono due cose che dovresti tenere a mente.

Innanzitutto, dedicarsi agli studi di ingegneria biomedica significa affrontare materie complesse, tra cui chimica, anatomia, ingegneria tessutale, modellazione biomeccanica e biologia, che richiederanno studio e impegno costanti.

In secondo luogo, in alcune facoltà l’ingresso a questo corso di studi potrebbe prevedere l’esame d’ammissione. Infatti, mentre alcune facoltà permettono l’accesso agli studi di ingegneria senza test, nella maggior parte dei casi dovrai superare un test (TOLC-I, TOL o TIL-I) con meccanismo a graduatoria.

Questa, se vogliamo, potrebbe essere la prima vera sfida da superare per intraprendere il tuo percorso universitario e professionale.

Ma don’t worry! Perchè, nel caso in cui dovessi ritrovarti faccia a faccia con il TOLC-I, Supermat ha elaborato per te e tutti i futuri ingegneri biomedici una serie di strumenti e percorsi didattici grazie ai quali potrai prepararti al meglio e affrontare l’esame senza paura.

Sto parlando dell’innovativa piattaforma INGeniusTest, che ti permette di esercitarti con simulazioni inedite del TOLC-I, monitorare costantemente i risultati e colmare le lacune per arrivare preparato al giorno dell’esame.

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Nel frattempo, in bocca al lupo per la tua scelta e…non mollare!

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